APICE, informare le politiche territoriali tramite modelli e monitoraggi sulla qualità dell’aria: la Common transnational Strategy e i Local Adaption Plans

La Regione Veneto, in qualità di partner coordinatore delle attività relative all’integrazione dei risultati scientifici del progetto APICE con i risvolti legati alla pianificazione territoriale, ha promosso la discussione sulla strategia trasnazionale comune (Common Transnational Strategy) a tutte le aree partner del progetto APICE tramite la redazione di un documento-quadro.
In particolare, i partner hanno in principio condiviso l’approccio per la redazione dei piani di azione locali, volto a supportare lo sviluppo delle attività delle città portuali secondo strategie win-win, cioè rispettose dell’ambiente e della salute umana. La strategia comune di mitigazione dell’inquinamento atmosferico relativo alle attività portuali ha come obiettivi generali quelli di (1) perseguire gli obiettivi fissati a livello europeo per la gestione integrata delle zone costiere (GIZC); (2) definire una strategia comune dei porti del Mediterraneo, che può essere utile per l’aggiornamento del Protocollo sull’inquinamento nel quadro della Convenzione di Barcellona (2006); (3) rispettare gli obiettivi di riduzione delle emissioni secondo le indicazioni delle normative internazionali (IMO e MARPOL) ed europee (come ad esempio la Direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa).
Nell’ambito di tale quadro generale, ogni gruppo di lavoro procederà nella definizione di un piano locale di azioni di mitigazione (Local Adaptation Plan), derivante dall’analisi delle specificità locali in termini di contesto meteorologico e ambientale, ma anche rispetto alle condizioni socio-economiche e alla costituzione del tessuto locale di ciascuna area studio, all’interno di uno specifico quadro normativo ed istituzionale nazionale e locale. Il piano di azione locale, in forma di road-map da implementare in prospettiva comune fino all’anno 2020, prevede l’identificazione delle pressioni ambientali legate alle emissioni e rispettivi rischi, al fine di definire azioni robuste per la mitigazione dei rischi legati all’inquinamento atmosferico. Il tutto si sostanzia in un percorso di discussione con gli attori istituzionali ed economici locali, al fine di individuare le relazioni principali con gli strumenti di pianificazione territoriale, secondo gli obiettivi di sviluppo specifici per ogni città portuale.