Proiezioni di sviluppo delle attività portuali nell’ambito del Progetto APICE

Il progetto APICE prende in considerazione le proiezioni di sviluppo delle attività portuali nell’ambito delle analisi dei trends socio-economici, al fine di costruire gli scenari di rischio per la qualità dell’aria, prendendo come prospettiva temporale il 2020, come anno preso a riferimento dall’Unione Europea rispetto agli obiettivi di qualità dell’aria nelle politiche comunitarie.
In linea con un quadro congiunturale di crisi a livello mondiale, il Porto di Venezia ha visto una inversione dell’andamento del traffico merci, attestandosi ad aumento complessivo delle merci movimentate del 4,1% (oltre 1 milione di tonnellate in più) rispetto al 2009. Il risultato del settore merci è la somma algebrica della performance eccellente del settore commerciale (più 11,6%), della stasi del settore petrolifero (più 0,9%) e della ulteriore contrazione del settore portuale industriale (-12,2%). Discorso a parte va fatto per il traffico passeggeri, che vede il Porto di Venezia in costante crescita, che nel 2011 dovrebbe attestarsi intorno a oltre 1.800.000 croceristi, con Venezia primo home port del Mediterraneo. I dati riportati sono stati presentati dal Presidente dell’Autorità Portuale in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Portuale 2012 a Venezia il 13 Febbraio 2012.
Alla luce delle opportunità di scenario, dovute al ruolo dei porti del Nord Adriatico rispetto ai traffici in direzione dell'Europa Centrale, secondo il progetto TEN-T, lo sviluppo del Porto di Venezia si struttura intorno ai seguenti punti strategici con relativi investimenti strutturali: (1) nuove aree per le attività portuali, come il recupero e la valorizzazione di un’area all’interno della penisola del Petrochimico composta da area Montefibre (sup. 51 ha) e area Syndial (sup. 22 ha), all'interno di Porto Marghera; (2) nuove aree per lo sviluppo della crocieristica, come, ad esempio, nel medio periodo, si prevede l’attrezzatura di almeno un accosto per l’accoglienza di navi passeggeri anche lunghe 360 metri nel terminal per le autostrade del mare in corso di realizzazione in area ex-Alumix a Fusina; (3) attività di mantenimento dell’accessibilità nautica; (4) attività di potenziamento delle tecnologie per il monitoraggio della navigazione; (5) attività di progettazione e realizzazione del terminal petrolifero offshore; (6) attività relative alla accessibilità ferroviaria, come la definizione della rete ferroviaria in relazione alla “Freight Corridors”, ovvero la rete europea dei corridoi ferroviari destinati al trasporto delle merci; (7) attività relative all’accessibilità stradale, come l’ampliamento di via dell’Azoto e di via dell'Elettricità'; (8) nell’ambito dei collegamenti fluviali, l’Autorità Portuale di Venezia partecipa attivamente al nuovo “Coordinamento per lo sviluppo funzionale del sistema della navigazione fluvio-marittima del Nord Italia e del Nord Adriatico”.