La conferenza finale di APICE a Venezia: uno sguardo al futuro del Mediterraneo

L'elaborazione di una roadmap per Venezia ed il Mediterraneo è sottesa ad alcune prerogative: trasversalità di settori, interazione tra ricerca, pianificazione e governo del territorio, flessibilità di soluzioni, capacità di simulazione di scenari evolutivi delle città e dei porti e di prendere decisioni protese ad un futuro di lungo periodo, capacità di risposta dinamica al cambiamento degli equilibri commerciali nel Mediterraneo e nei mercati emergenti, intesa e cooperazione fra istituzioni pubbliche.

Tale logica esprime la necessità che i tradizionali strumenti di pianificazione si integrino nel più largo processo di pianificazione strategica in area costiera e portuale e si inseriscano, pertanto, in un metodo di confronto, interazione e concertazione con gli stakeholder locali ed internazionali. Si tratta, in un certo senso, di un atto di cooperazione volontaria tra i diversi soggetti pubblici e privati di un sistema territoriale - o di diversi sistemi che dialogano a livello macro-regionale, ovvero lo spazio Mediterraneo - i quali mettono insieme un percorso di sviluppo, impegnandosi a realizzare una serie di azioni sulla base di driver tecnico-scientifici definiti congiuntamente.

La costruzione di un percorso comune per la riduzione delle emissioni è stato, pertanto, il tema dominante della conferenza internazionale finale organizzata a Venezia l'8 novembre 2012. L’evento, cui hanno preso parte – tra gli altri - la Commissione Europea, l’Associazione Europea delle Navi da Crociera ed operatori marittimi locali ed internazionali, ha rappresentato il coronamento di 30 mesi di lavoro ed ha permesso di presentare all’Europa una roadmap di azioni di mitigazione dell’inquinamento atmosferico condivise a livello transnazionale, al fine di migliorare il bilancio ambientale e consentendo una contestuale crescita economica dei territori coinvolti. Nel corso dell’incontro è stata ribadita la centralità del Mar Mediterraneo e delle sue città portuali nel guidare un rilancio economico che, nell’ottica della Politica Marittima Integrata europea per una “Crescita Blu”, dovrà mettere al centro degli investimenti delle strategie comuni per la riduzione delle emissioni e l’incremento dell’efficienza energetica nelle aree portuali.

La conferenza ha dunque rivelato nuove tendenze e nuovi scenari di collaborazione in grado di  mobilitare, in un prossimo futuro, investimenti e progettualità in un quadro di competitività sovra-locale ed internazionale tra città e territori del Mediterraneo.

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