Giovedì 18 aprile presso l'aula didattica del Genoa Port Center si è svolto il workshop finale del progetto APICE.
Per raggiungere l’obiettivo, si è proceduto innanzitutto con un accurato monitoraggio di inquinanti atmosferici (ed in particolare del PM2.5) in tre punti rappresentativi della città (Multedo, corso Firenze e Bolzaneto). Le misure si sono protratte per tutto il 2011 e la loro elaborazione ha permesso di individuarele principali sorgenti inquinanti e di quantificarne l’impatto sulla qualità dell’aria.
E’ stato quindi sviluppato il modello chimico di trasporto – provvedendo ad utilizzare dati emissivi aggiornati - e infine “validando” la catena modellistica per confronto con le concentrazioni di PM2.5 misurate sul territorio. Non solo ma l’impatto di specifiche categorie di “sorgenti inquinanti” è stato valutato sia a partire dai dati misurati sia con le previsioni del modello chimico ottenendo un buon livello di accordo.
Per le emissioni navali, di particolare interesse per le finalità del progetto, è stato valutato un contributo al PM2,5 che si attesta, per quanto osservato con le campagne di monitoraggio, attorno al 13% sulla costa e 9% verso l’interno. Lo stesso dato è stato ricostruito con approssimazione più che soddisfacente attraverso la simulazione.
Nella seconda fase di progetto, il modello è stato applicato per valutare l’effetto di alcune misure di mitigazione, quali la riduzione del tenore di Zolfo nei combustibili marini (misura molto efficace) e l’elettrificazione di alcune banchine (con effetti significativi ma più localizzati).